Itinerario Monumenti storici e Musei

L'esplorazione di questi monumenti storici e musei di Antrodoco offre un viaggio attraverso il passato della città, permettendo ai visitatori di apprezzare la ricchezza culturale e storica che caratterizza questa affascinante destinazione nel cuore dell'Italia.

Cenni Storici Antrodoco

Origini Antiche Antrodoco ha radici protostoriche e si sviluppò lungo il Tratturo, un’importante via di transumanza. Era attraversata dall’antica via Caecilia e via Salaria, collegandola all’Adriatico e a Roma.

Epoca Romana Durante l’epoca augustea, la via Salaria fu sistemata, e Interocrium (Antrodoco) divenne una mansio, un insediamento con stazione di posta. Le tracce archeologiche romane sono limitate.

Medioevo Nel Medioevo, Antrodoco non ha un anno di fondazione preciso ma contribuì con sei castelli alla fondazione dell’Aquila. La Rocchetta, una fortificazione medievale, dominava la valle. Nel Basso Medioevo, Piazza del Popolo diventò il centro commerciale e sociale.

Epoca Normanna e Successiva Dopo la conquista normanna, Antrodoco entrò nel Regno di Sicilia. Fu riconquistata da Federico II nel XIII secolo.

Età Moderna Nel 1821, Antrodoco fu teatro della prima battaglia del Risorgimento Italiano. Entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1860 e della Provincia di Rieti nel 1927.

Santa Maria Extra Moenia

Significato Storico e Architettura

Santa Maria Extra Moenia, monumento nazionale, è un tesoro d’arte medievale situato appena fuori Antrodoco. Si ritiene che sia stata costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato a Diana del V secolo, vicino a un cimitero cristiano. Le tracce della costruzione romana non sono più visibili a causa dei numerosi restauri avvenuti nel corso dei secoli.

Restauri e Riconoscimenti

La chiesa è stata restaurata nei secoli IX e X e ampliata nei secoli XI e XII. È menzionata da Papa Anastasio IV in una bolla papale del 1154, e la sua consacrazione sotto il vescovo Gerardo di Rieti nel novembre 1051 fu sanzionata da Federico I nel dicembre 1178.

Caratteristiche Architettoniche

La chiesa ha tre navate, con una parte superiore dell’abside che presenta un affresco del “Redentore benedicente.” La facciata, con tetto irregolare e rivestimento in pietre grezze, ha un notevole arco semicircolare sorretto da un architrave decorato con foglie e animali stilizzati. Le colonne con capitelli a fogliame sono arretrate rispetto a quelle che sorreggono l’arco. La torre campanaria a sinistra mostra una varietà di monofore, bifore e trifore, che indicano i diversi periodi di restauro.

Punti Salienti Artistici

All’interno, il dipinto meglio conservato è lo “Sposalizio di Santa Caterina d’Alessandria,” risalente alla prima metà del XV secolo.

Santa Maria Extra Moenia

Battistero San Giovanni Battista

Posizione e Architettura

Il Battistero di San Giovanni, parte del complesso della chiesa di Santa Maria Extra Moenia ad Antrodoco, è una struttura esagonale unica nella regione, tipica delle costruzioni del Nord Italia. Situato a destra della chiesa, il battistero si distingue per la sua pianta e per la particolarità architettonica che non trova paragoni nella zona.

Interno e Affreschi

L’interno del battistero è particolarmente notevole per la presenza di affreschi risalenti al tardo Trecento. Questi affreschi, opera di pittori umbro-laziali-abruzzesi, rappresentano cicli narrativi come le “Storie di Giovanni Battista,” la “Fuga in Egitto,” e la “Strage degli Innocenti.” Sopra la porta del battistero, si trova un affresco del “Giudizio Universale.” Altri affreschi rilevanti includono la “Pietà” e la figura del “Precursore.”

Restauri

Di recente, gli affreschi del battistero sono stati sottoposti a lavori di restauro, che hanno permesso di preservare e valorizzare ulteriormente questi importanti esempi di arte medievale.

Monumento 1° Battalia Risorgimento Italiano

Contesto Storico La Prima Battaglia del Risorgimento Italiano ebbe luogo tra il 7 e il 9 marzo 1821 ad Antrodoco, un momento cruciale nella lotta per l’unificazione italiana. Questo scontro segnò l’inizio del movimento risorgimentale, che mirava a liberare e unificare l’Italia da dominazioni straniere e locali frammentazioni politiche.

Le Forze in Campo

La battaglia vide contrapporsi le truppe napoletane, guidate dal generale Guglielmo Pepe, e l’esercito austriaco, comandato dal generale Johann Maria Philipp Frimont. Le truppe napoletane rappresentavano gli ideali risorgimentali di indipendenza e unità nazionale, mentre gli austriaci difendevano l’ordine restaurato post-napoleonico.

Svolgimento della Battaglia

Lo scontro principale si verificò nelle gole di Antrodoco. Nonostante il coraggio e la determinazione delle truppe napoletane, queste furono sopraffatte dalla superiorità numerica e tattica degli austriaci. La battaglia terminò con la sconfitta delle forze di Pepe.

Conseguenze

La vittoria austriaca rafforzò temporaneamente il dominio austriaco in Italia, ma la battaglia di Antrodoco ispirò successivi moti risorgimentali. Il generale Frimont fu premiato con il titolo di Principe di Antrodoco dal re Ferdinando I per il suo successo.

Significato Storico

La Prima Battaglia del Risorgimento Italiano rappresenta un momento simbolico e iniziale nella lunga lotta per l’unificazione italiana, culminata con la creazione del Regno d’Italia nel 1861. Nonostante la sconfitta, la battaglia segnò il risveglio del sentimento nazionale e la determinazione degli italiani a combattere per la loro libertà e unità.

Chiesa Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta:

Situata nel cuore di Antrodoco, rappresenta una testimonianza tangibile della storia e dell’architettura della regione. Fondata nel lontano 1315 come collegiata dedicata alla Madonna del Popolo, la chiesa ha attraversato numerosi eventi storici e calamità naturali nel corso dei secoli.

Durante il XVIII secolo, la chiesa fu completamente ricostruita in stile barocco sotto la guida del gesuita Antonio Baldinucci, dopo essere stata quasi completamente distrutta dal Grande terremoto del 1703, che devastò l’Abruzzo ulteriore. La ricostruzione portò alla creazione di un edificio imponente e maestoso, con una facciata neorinascimentale aggiunta nel XIX secolo.

Architettura ;

L’architettura della chiesa è una fusione affascinante di elementi romanici e barocchi. La facciata presenta un portale d’influenza romanica risalente al XIV secolo, mentre la torre campanaria, datata al 1708, domina la piazza del Popolo con il suo orologio.

Interno :

La chiesa accoglie i visitatori con una navata unica voltata a botte e tre cappelle per lato. L’altare principale ospita la celebre Madonna del Popolo di Francesco Grandi, mentre il coro ligneo realizzato da Venanzio di Pescocostanzo nel 1740 aggiunge un tocco di eleganza e maestosità all’ambiente.

Curiosità:

Tra le peculiarità della chiesa, vi è la presenza del corpo imbalsamato di San Benedetto, venerato dalla popolazione locale come un soldato francese martire. Inoltre, le cappelle laterali presentano altari dedicati a vari santi, con particolare menzione per l’altare della seconda cappella, dedicato a Sant’Anna, patrona di Antrodoco.

Nel corso degli anni, la Chiesa di Santa Maria Assunta ha subito significativi lavori di restauro, specialmente dopo il terremoto del 1997, che hanno contribuito a preservarne la sua bellezza e importanza storica. La chiesa è diventata rinomata anche per la sua acustica favorevole, ospitando regolarmente concerti di musica sacra che offrono ai visitatori un’esperienza unica e suggestiva.

Presso il Museo Diocesano è possibile ammirare la Croce processionale quattrocentesca della chiesa, un’opera d’arte straordinaria che testimonia la maestria artigianale dell’epoca, con dettagli finemente cesellati e indorati.

Chiesa Sant'Agostino

Chiesa di Sant’Agostino:

Oggi, questa chiesa è stata sconsacrata e ha trovato nuova vita come affascinante sala teatrale, pur conservando l’antica atmosfera mentre abbraccia le arti dello spettacolo.

L’Esterno:

L’esterno della chiesa riflette la sua lunga storia. Il portale barocco, con decorazioni di stemmi nobiliari sull’architrave, testimonia delle modifiche apportate nei secoli successivi alla sua costruzione originale. Tuttavia, al di là del portale, la facciata rimane sorprendentemente semplice, realizzata con pietra a vista. A destra del portale, si trova una fontanina non funzionante realizzata con elementi di spoglio, forse di origine romana.

Una Sala Teatrale Unica:

Oggi, la Chiesa di Sant’Agostino svolge un ruolo molto diverso: è una sala teatrale che ospita spettacoli ed eventi culturali. Tuttavia, il suo ricco passato storico è ancora evidente nei dettagli che si trovano all’interno.

Dettagli Interni:

L’antichità del sito è confermata dalla cripta romanica, i cui resti sono visibili nel pavimento della navata. Le mura perimetrali della chiesa hanno subito aggiunte gotiche e ristrutturazioni barocche nel corso dei secoli. Il portale presenta motivi floreali e uno stemma nobiliare, raccontando una storia di nobiltà e raffinatezza.

Il Chiostro Agostiniano:

Sul lato sinistro della chiesa si apre il resto del chiostro dell’antico convento agostiniano, un luogo di riflessione e preghiera per i monaci di un tempo.

Affreschi di Carlo Cesi:

All’interno della chiesa, è possibile ammirare due affreschi di Carlo Cesi provenienti dalla chiesa romana dei Padri Trinitari. Questi affreschi raffigurano una scena affascinante: Innocenzo III che invia i Santi Maurizio e Giovanni da Thiene al riscatto di schiavi cristiani. Questi dipinti sono una testimonianza della ricca tradizione artistica e religiosa che ha caratterizzato questa chiesa nel corso dei secoli.

Chiesa Santa Chiara